Tratto da il Sole 24 Ore
La sospensione della patente per guida sotto l’effetto di droga resta anche quando l’interessato viene assolto nel processo penale cui viene sottoposto. Infatti, la sospensione è una misura cautelare decisa dal prefetto, che può prescindere dalle decisioni dei giudici. Lo chiarisce la Corte di cassazione, con la sentenza 25870/2016, depositata ieri.
La Corte ha deciso su una causa civile promossa da una guidatrice trovata positiva alla cocaina in analisi del sangue dopo un incidente con danni a persone. Dalla positività consegue un processo penale, ma – pare di capire dalla sentenza – nel frattempo la patente resta sospesa in via cautelare dalla Prefettura (articolo 223 del Codice della strada). Il processo ha poi portato all’assoluzione e l’interessata ha impugnato in sede civile il provvedimento prefettizio, ottenendo ragione in appello dal Tribunale.
Ma la Cassazione boccia quest’ultima decisione, perché la sospensione impugnata aveva natura cautelare. Si esce dunque dallo schema previsto dal primo comma dell’articolo 187 del Codice, che rimette al giudice il compito di sospendere la patente una volta accertato il reato.
Scritto da: M.Cap.