IL SOLE 24 ORE
Famiglia. Divorzio
Con la nuova convivenza assegno dell’ex perso per sempre
Chi intraprende una convivenza deve sapere che non ha più diritto all’assegno di mantenimento da parte dell’ex coniuge. E la fine della nuova storia d’amore non consente di recuperarlo. La Corte di cassazione, con la sentenza 19345 depositata ieri, ricorda che l’instaurazione di una nuova famiglia di fatto scioglie per sempre qualunque connessione con il tenore e il modello di vita che caratterizzavano la precedente fase di convivenza matrimoniale.
L’ex coniuge è dunque libero da ogni obbligo di versare l’assegno di mantenimento. Nel caso deciso dalla Cassazione, inutilmente la ricorrente, destinataria dell’assegno, ha fatto presente ai giudici che non poteva più contare sul contributo del convivente perché lui aveva preso un’altra strada e lei non disponeva dei mezzi adeguati per vivere. I giudici di merito, nel pronunciare la cessazione degli effetti civili del matrimonio, avevano disposto l’affido condiviso del figlio collocandolo presso il padre, esonerato dal mantenimento e anche dall’assegno divorzile in virtù della convivenza more uxorio della donna.
La Suprema corte chiarisce che la perdita del diritto all’assegno è irreversibile, perché «non entra in uno stato di quiescenza ma è definitivamente escluso».
Per la Suprema corte, la formazione di una famiglia di fatto – tutelata dall’articolo 2 della Costituzione, come formazione stabile e duratura in cui si svolge la personalità dell’individuo – è espressione di una scelta esistenziale, libera e consapevole. E certamente deve rientrare nella consapevolezza il rischio che la love story finisca. Tra gli eventuali rimpianti può rientrare anche l’addio all’assegno di mantenimento: l’ex coniuge è, infatti, libero per sempre da «ogni residua solidarietà post-matrimoniale».
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P.Mac.