Oltre 500 colloqui per i professionisti. Veterinari, avvocati e consulenti del lavoro i più attivi. Piace lo sportello per i bandi Ue, boom di richieste al servizio informativo del Cup
Professionisti sempre più interessati ai finanziamenti comunitari. Lo dimostra il primo report a cinque mesi dall’avvio dello sportello informativo sui bandi Ue messo a punto dal Comitato unitario delle professioni in collaborazione con il portale Finanziamenti news. Dal 18 maggio, data di apertura dello sportello sul sito www.cuprofessioni.it, sono stati oltre 500 i colloqui gratuiti con i professionisti.
Le prenotazioni sono giunte da tutta Italia e non solo dai giovani. La percentuale si distribuisce così: 60% giovani e 40% over 40. Sono stati sicuramente i veterinari (27,95%) e gli avvocati (26,60%) seguiti dai Consulenti del Lavoro (11,78%) e dai Commercialisti (10,10%) le categorie aderenti al Cup più interessate alla possibilità di ottenere dei fondi dalla comunità europea dopo l’apertura dei bandi ai professionisti. Seguono gli assistenti Sociali (6,40%), i giornalisti (5,72%), gli infermieri (3,70%), i tecnici di radiologia medica (2,69%), gli agrotecnici (2,36%), i biologi (1,68%), gli attuari (0,67%), i notai (0,34%).
Le richieste dei professionisti sono fortemente orientate a colmare specifiche esigenze:
• l’avviamento dello studio professionale da parte di giovani professionisti;
• l’innovazione di processo (acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, software, sistemi avanzati di comunicazione web);
• la formazione finalizzata a creare una forza lavoro più competente;
Sino ad ora i bandi emanati sono destinati:
• all’avviamento di nuove attività e sono rivolti ai giovani under 35 o professionisti iscritti all’albo da meno di cinque anni, fatta eccezione per la regione Lazio, che ha solo destinato una riserva di fondi a tali categorie (fondi Fse);
• a facilitare l’accesso al credito attraverso il ricorso ai fondi di garanzia (fondi Fesr).
Solo la Regione Calabria ha approvato un bando a valere sull’Asse 3 «Competitività del sistema produttivo» del Por Fesr estremamente interessante per la categoria professionale in quanto prevede:
• contributi a fondo perduto sino al 70% fino all’importo massimo di 200 mila euro destinati alle pmi e ai professionisti e finalizzato a favorire i processi di rafforzamento e ristrutturazione aziendale, l’introduzione di innovazioni produttive, l’efficienza e il risparmio energetico, la qualificazione della capacità produttiva, l’incremento dei livelli occupazionali e la competitività sui mercati di riferimento.
Nell’ambito di tale Asse potranno essere emanati i bandi da estendere ai professionisti e che prevedono la concessione di incentivi per:
• nascita e consolidamento di nuove attività;
• sostegno all’introduzione e l’uso efficace di strumenti Ict;
• qualificazione ed innovazione delle attività;
• rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo
• miglioramento dell’accesso al credito, attraverso intercessioni di garanzia, per progetti di crescita, diversificazione e internazionalizzazione.
Resta tuttavia ancora aperta la questione della scarsa adesione da parte delle regioni all’apertura dei bandi europei. Un fronte di specifico interesse da parte del Cup nei prossimi mesi. «La possibilità di accesso ai finanziamenti», ha dichiarato Marina Calderone, presidente del Cup e del consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro, «rappresenta per le professioni un supporto necessario e fondamentale per affrontare le nuove sfide e i cambiamenti che il mercato continuamente impone».