AVVOCATI: Legali, parcella dimezzata anche senza spiegazione

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ITALIA OGGI

Legali, parcella dimezzata anche senza spiegazione

La parcella dell’avvocato è dimezzata senza spiegazione. Possibile? Sì, perché anche per i nuovi parametri forensi il parere di congruità dell’Ordine forense resta un atto nel quale il Consiglio conserva un’ampia discrezionalità e non richiede motivazione ad hoc: spetta allora al legale interessato dimostrare che nel determinare la cifra dovuta l’organismo professionale abbia deciso prescindendo del tutto dall’effettiva realtà delle prestazioni professionali rese. È quanto emerge dalla sentenza 395/16, pubblicata dalla prima sezione del Tar Umbria. L’avvocato ha chiesto al cliente oltre 34 mila euro, ma ne riceverà meno della metà, cioè 16 mila, in base ha quanto ha deciso l’Ordine. Il giudice civile ha compensato le spese nonostante abbia accolto ladomanda dell’assistito del legale nell’ambito di una controversia sul rispetto delle distanze legali tra i fabbricati: ha tuttavia ragione il Consiglio forense a ritenere indeterminabile il valore della lite come avviene sempre in quel tipo di controversie, mentre non ha valore il promemoria esplicativo della causa che ipotizza anche un intervento di demolizione e consolidamento dell’edificio: anche a voler prescindere dall’attendibilità, attiene soltanto alla fase di esecuzione della sentenza; d’altronde è stato lo stesso avvocato a ritenere la causa di valore indeterminato quando si è trattato di pagare il contributo unificato. Decisiva in proposito è la segnalazione dell’Ordine che evidenzia all’avvocato come «le valutazioni di merito sono da ritenersi incorporate nelle annotazioni e nei depennamenti posti a margine» della nota dello stesso professionista, che «prevedeva uno scaglione di riferimento differente rispetto a quanto dichiarato negli atti di causa». Nessun dubbio, poi, che si applichino i nuovi parametri forensi alla controversia: la notula risulta successiva alla sentenza depositata dopo l’entrata in vigore del decreto ministeriale 55/2014. E il parere richiesto all’Ordine sulla congruità della parcella non può essere ridotto a una mera certificazione della rispondenza del credito agli standard del regolamento. Spese di giudizio compensate. Dario Ferrara