TRATTO DA ANAI:
La ricerca sul senso della propria vita si presenta principalmente come una faccenda personale, interna e psicologica, ma allo stesso tempo può avere anche rilevanza pubblica.
Infatti, è possibile identificare alcuni fattori sociali e politici in grado di incidere fortemente sulle stesse possibilità di riuscita di questa ricerca, fattori che possono influenzarne con forza il percorso poiché capaci di coinvolgere molte persone, che spesso proprio grazie a essi sono riuscite a trovare un senso per la loro vita.
Per rendere concreto un progressivo allargamento del numero di persone attivamente coinvolte nella ricerca di un senso per le loro vite è necessario che entrino in gioco fattori sociali e politici decisivi quali l’allungamento della speranza di vita, il miglioramento delle condizioni di salute, la riduzione della povertà, il superamento delle discriminazioni. Per chi vive nel mondo di oggi, l’impegno per la trasformazione delle istituzioni, non solo in senso più democratico, ma anche in modo tale da permettere una più equa distribuzione delle risorse, non può dunque che trovare posto — più o meno direttamente — nel novero delle soluzioni al problema del senso della propria vita.
Al centro di siffatta ricerca troviamo anche elementi sociali e politici che sembrano avere un legame speciale con desideri e passioni, che ne costituiscono la base solida e condivisa. Lotte per la libertà, per il riconoscimento di diritti e contro le discriminazioni rappresentano forse le esemplificazioni più ovvie di come gli esseri umani trovano, e hanno trovato nel corso dei secoli, un senso nelle vite che vivono. L’abolizione della schiavitù e delle discriminazioni di classe, sesso, etnia, religione ecc.; la liberazione del proprio paese dall’invasore (come ad esempio nel caso dell’India al tempo di Gandhi); la resistenza a regimi politici totalitari (come è accaduto nelle lotte contro il nazifascismo e lo stalinismo); la condivisione con altri esseri umani, nel nostro paese e nel mondo, della lotta per una maggiore giustizia sociale e per condizioni di vita che consentano a tutti eguali opportunità; la quotidiana e progressiva battaglia per il riconoscimento dei diritti di minoranze ingiustamente discriminate e talvolta perseguite penalmente (si pensi alle numerose lotte per i diritti civili che hanno caratterizzato gli ultimi decenni); il rifiuto di quell’impasto di fanatismo, fondamentalismo, settarismo e violenza coercitiva che, come l’eredità illuministica ci permette di cogliere, accompagna oggigiorno molte proiezioni pubbliche delle religioni; un’attenzione prioritaria e sistematica, in privato e in pubblico, alle esigenze dell’ambiente e degli animali ecc. (Eugenio Lecaldano – Sul senso della vita).