ITALIA OGGI
Fondi Ue, ko l’esclusione dei liberi professionisti
sab. 15 – Stop all’esclusione dei liberi professionisti dai bandi regionali per l’accesso ai fondi europei. A sollecitare le autorità di gestione dei programmi operativi 2014-2020 a includere i professionisti tra i beneficiari delle misure cofinanziate con i fondi strutturali e di investimento Ue è il direttore generale dell’Agenzia per la coesione territoriale, Maria Ludovica Agrò, con nota 8321 protocollata il 10 ottobre scorso. Dove viene sottolineata l’illegittimità dell’esclusione «comunque perseguita, dei liberi professionisti dalle misure di accesso ai Fondi Sie, così come qualsiasi vincolo e/o condizione che abbia l’effetto di limitare, inibire, ostacolare la libera partecipazione ai relativi bandi/procedure di selezione». Soddisfazione da parte del presidente dell’Adepp, Alberto Oliveti, che rimarca come la circolare risponda «a quanto da noi più volte richiesto e faccia chiarezza su quanto già deciso in sede europea». Non solo. «Oltre all’inclusione ai finanziamenti», ha aggiunto il presidente Adepp, «c’è un altro passaggio molto importante contenuto nella lettera dove si dice che essendo i liberi professionisti equiparati alle pmi possono partecipare ai bandi di gara per un appalto pubblico di lavori, servizi o forniture». Soddisfazione per i chiarimenti dell’Agenzia anche da parte di Conprofessioni, Confassociazioni, Acta e Alta partecipazione, che, in una nota congiunta, hanno sottolineato come «a distanza di quasi un anno dal varo della legge di Stabilità 2015, che ha recepito il regolamento Ue che consente anche ai professionisti di accedere ai fondi strutturali, i bandi di alcune regioni stabiliscono ancora rigidi paletti alla partecipazione dei soli professionisti, determinando l’inclusione o l’esclusione degli stessi non sulla base della qualità dei progetti presentati ma della mera iscrizione a una associazione professionale e del possesso di una attestazione rilasciata dalla medesima associazione. L’intervento dell’Agenzia per la coesione territoriale», continua la nota, «supera finalmente queste restrizioni, garantendo l’accesso ai fondi strutturali e di investimento europei da parte dei lavoratori autonomi. Tutto ciò», conclude la nota congiunta, «rappresenta una piccola rivoluzione copernicana per tutti i professionisti italiani, che potranno liberamente concorrere alla valorizzazione delle opportunità legate agli investimenti, all’accesso al credito, alla formazione, all’innovazione, allo sviluppo».
Scritto da: Gabriele Ventura