Sempre più divorzi per risparmiare sulle bollette

Ad accorgersene sono stati i funzionari del Comune di La Spezia. CDS scatta un’istantanea su matrimoni, divorzi e separazioni. Dal 2015 ad oggi si sono unite 472 coppie.

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La Spezia – Diminuiscono i matrimoni in chiesa, le separazioni e i divorzi. Da quando è passata la legge sulle unioni civili, alla Spezia, ne sono state celebrate sei. Questa è solo una minima parte dell’istantanea scattata da CDS con i dati forniti dall’Ufficio anagrafe del Comune della Spezia. Dall’indagine emergono alcuni dati particolari, ci si sposa più spesso davanti ad un funzionario pubblico e sempre meno davanti ad un parroco e sono diminuite circa del 40 per cento, dal 2015, le separazioni. Incompatibilità di carattere, problemi economici influiscono sulla scelta delle coppie di tenere unita la famiglia. A volte però il divorzio diventa un escamotage per risparmiare sulle bollette, però se effettivamente i due coniugi non vivono separati e percepiscono sovvenzioni sociali si viene a consumare una truffa ai danni dello Stato.

Nel comune capoluogo sono almeno quattro i divorzi fermati in extremis. “I funzionari – racconta l’assessore Patrizia Saccone – si sono accorti che almeno quattro coppie di anziani volevano ricorrere al divorzio, pur rimanendo insieme, per risparmiare nella vita di tutti i giorni. Chi pensa che sia un percorso praticabile non sa che la Municipale fa molti controlli. Se effettivamente la coppia non si separa si consuma una truffa”.
Un esempio concreto arriva da Treviso. Il 29 giugno scorso una coppia è stata denunciata dalle Fiamme gialle per illegittima percezione di assegni sociali. I responsabili della truffa avevano simulato la loro separazione matrimoniale, beneficiando illecitamente di migliaia di euro, sotto forma di sussidi economici erogati dall’Istituto nazionale della previdenza sociale. Il fatto che si trattasse di due ultrasessantenni ha fatto insospettire i finanzieri che con l’ausilio delle telecamere e di un’analisi di rischio attuata incrociando le posizioni assistenziali I.N.P.S. con le banche dati in uso al Corpo, hanno appurato di essere di fronte ad una situazione meritevole di ulteriori accertamenti.Trucchetti a parte, dal 2015 ad oggi si sono unite in matrimonio 472 coppie. Oltre alle stanze del Comune le location più richieste sono Castello San Giorgio e il Camec. Ma il fascino medievale va per la maggiore e sempre più coppie quindi scelgono la storica fortificazione per il loro “sì”.

I matrimoni celebrati in chiesa sono calati del 30 per cento. Nel Comune della Spezia i matrimoni nel 2015 sono stati 226 mentre nel 2016, con i dati aggiornati al 16 novembre, sono stati 216. Facendo una veloce proiezione la differenza è circa del 6 per cento ma entro la fine dell’anno le cifre potrebbero allinearsi. Nel territorio comunale se i numeri rimangono stabili, a cambiare sono i funzionari incaricati per la celebrazione. I matrimoni in chiesa sono passati dai 59 del 2015 ai 40 del 2016 a fronte dei 167 e 176 con rito civile. Il calo stimato è circa del 30 per cento.

I divorzi calano del 15-20 per cento. Nel 2015 ci sono stati 184 divorzi, altri 147 nel 2016. Tenendo conto che manca meno di un mese e mezzo alla fine dell’anno il calo oscilla tra il 15 e il 20 per cento. Nel dettaglio i divorzi in tribunale, nel 2015, sono stati 105 quelli davanti ad un ufficiale dello stato civile 77 e 2 con negoziazione assistita che rientrano nelle formule previste dal “divorzio breve”. Per quanto riguarda quest’anno i divorzi in tribunale sono stati un centinaio, quelli davanti all’ufficiale di stato civile 44 e quelli con negoziazione assistita 3.

Separazioni, calo del 40 per cento. La tendenza delle separazioni segue quella dei divorzi che dal 2015 sono passati da 153 a 87. Il calo è del 40 per cento circa. Nel 2015, le separazioni in tribunale sono state 131, quelle davanti all’ufficiale di stato civile 17 e quelle con negoziazione assistita 5. Nel 2016 si è assistito ad un calo drastico: sono state 67 le separazioni davanti al giudice, 17 quelle davanti all’ufficiale di Stato civile e 3 con la negoziazione assistita.

Le famiglie che vogliono riunirsi, uno sportello caduto in cavalleria. Ormai due anni fa, il Comune della Spezia aveva ottenuto il finanziamento per un progetto volto alla riunificazione delle famiglie in difficoltà. I nuclei dopo l’opportuna terapia e assistenza riprendevano assieme il percorso familiare. Il progetto era stato deliberato e finanziato ma con l’uscita di Andrea Stretti dalla giunta, non se ne è più parlato.

SCRITTO DA: CHIARA ALFONZETTI
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